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    Enciclopedia del Mistero e dell'Impossibile



     PROFEZIE

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   LE PROFEZIE
   DEI MAYA













La Fine del Mondo

Nel 2008 si diffuse la notizia della non lontana Fine del Mondo che sarebbe stata pronosticata da Sacerdoti dell'Antica Civiltà Maya, che si sviluppò a partire dall'età precristiana fino al primo millennio d. C. tra Messico, Guatemala e paesi circostanti. I loro astronomi avevano messo a punto elaborati sistemi di calcolo dei movimenti astrali che qualcuno scambiò per Profezie.

I media occidentali dettero spazio infatti a presunte divinazioni dei Sacerdoti Maya che avrebbero pronosticato la scomparsa dell'Umanità a partire dal 21 dicembre 2012. Per quei giorni - e poi di nuovo per il 2015 - veniva prospettata una sequenza di maremoti, eruzioni vulcaniche, tifoni, inondazioni di interi continenti oltre a un terremoto esiziale che avrebbe fatto tremare il globo intero.
Qualcosa del genere (fortissimi sconvolgimenti climatici, ma non così disastrosi) era stato paventato in realtà anche in un dossier scientifico, un rapporto presentato al Pentagono nel 2003 in cui (per il 2020 e non per il 2012) si mettevano in conto cataclismi che si sarebbero abbattuti sul pianeta per il tanto paventato aumento della temperatura della Terra. Si trattava stavolta di uno studio di ecologisti che comunque risultò errato.

Sbagliarono gli astrologi da rotocalco e sbagliarono i catastrofisti del clima



In realtà le Profezie dei Maya non sono Profezie ma solo un calcolo astrologico che nel loro cosiddetto 'Calendario Maya' valuta i movimenti dei pianeti.

E allora cosa c'è di vero? Qualcosa sì, visto che effettivamente, nei nostri anni si sta completando un ciclo con lo spostamento dell'asse terrestre rispetto all'ellittica solare. Questo fenomeno determinerebbe - secondo molti astrologi - mutamenti nei comportamenti dell'Umanità in direzione di un più forte amore universale e di una maggiore sensibilità sociale.
A questo si allude quando si parla di New Age o Era dell'Acquario. Si starebbero formando situazioni positive e scenari addirittura favorevoli, qualcosa di molto diverso dalle catastrofi che venivano raccontate dai giornali.

Dal punto di vista astronomico il Calendario Maya è molto preciso, tanto che i loro compilatori avrebbero indicato (5.000 anni fa) l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 con un margine di errore di soli 33 secondi rispetto a quello che accadde veramente in cielo.

Le profezie sono un'altra cosa e sono pochissimo credibili, come dimostra ad esempio la previsione di Nostradamus che dice: 'L'anno millenovecentonovantanove, sette mesi/Verrà dal cielo un grande Re del terrore'. Come sappiamo, alla fine del millennio scorso non è successo niente.

E a proposito dei Maya ci sono altri
misteri di molto più interessanti

 




Il Teschio di Cristallo


Il Teschio di Cristallo dei Maya è fatto di un materiale duro quasi come il diamante e ciò nonostante fu scolpito in un tempo molto antico, e con una tecnica di incisione che appare ancor oggi evolutissima.

I test compiuti dopo il ritrovamento da un laboratorio specializzato della California dettero due risultati sconcertanti:

1. Il materiale impiegato per la scultura, il cristallo di rocca, non è presente nel luogo del rinvenimento;

2. Nei secoli passati - quelli della civiltà precolombiana - un lavoro di taglio così preciso avrebbe richiesto almeno due secoli di diligente attività da parte di artigiani esperti.

A trovarlo, nel 1927, fu una ragazza di 17 anni, Anna Mitchell Hodges, figlia adottiva di Frederick Mitchell Hodges. Lui era un archeologo dilettante fermamente convinto che la mitica civiltà di Atlantide fosse realmente esistita. La cercò nel territorio dei Maya, la popolazione del Sud America prossima alla nazione degli Atzechi, la cui cultura rimane ancora sconosciuta e misteriosa.

Anna trovò fortuitamente il cristallo lavorato in Belize, e precisamente nella città Maya di Labaanatum, in due momenti diversi: la parte superiore, prima, e la mandibola, poi, ad una distanza di pochi metri. Le dimensioni sono quelle di un cranio umano, ma in tanti hanno visto in quell'oggetto qualcosa di più di un plastico ad uso oracolare, divinatorio o cerimoniale.

Alcuni affermano infatti che è un oggetto magico e misterioso, una specie di cranio vivente.

Quelli che hanno osservato da vicino il teschio descrivono stati alterati di coscienza e stranezze dell'oggetto:
Qualcuno dice che cambia colore; altri affermano che determina sensazioni strane di caldo e freddo, percezioni di suoni e profumi insoliti; altri ancora parlano addirittura di visioni di fantasmi.

Questo è forse possibile. A Londra qualche anno fa alcuni psicologi coordinati da Richard Wiseman hanno osservato che in perfetta buona fede alcune persone possono credere di aver visto spettri e fantasmi per condizioni ambientali caratterizzate da campi magnetici. E infatti, nei luoghi più infestati d'Inghilterra (in edifici storici di Londra ed Edimburgo) le variazioni dei campi magnetici risultano più forti della media. Le variazioni dei campi magnetici - a quanto pare - possono verificarsi anche in prossimità o in presenza di minerali come, appunto, il cristallo di rocca

Per questo, forse, molti sostengono che il teschio dei Maya ha un potere malefico, così come altri affermano esattamente il contrario. Tra questi ultimi c'erano - ovviamente - i Mitchell Hodges: Frederick soprattutto, il quale diceva anzi che la vicinanza del teschio di cristallo lo aveva salvato da situazioni di pericolo, come quando qualcuno aveva tentato inutilmente di ucciderlo.

Superstizioni e suggestioni a parte, il Teschio dei Maya - che è il primo di altri ritrovamenti simili - è veramente misterioso e per varie ragioni. Sembrerebbe un oggetto ad uso magico-religioso anche per il fatto che da sempre il cristallo, per la sua nobile trasparenza, è stato visto come una sorta di tramite tra il mondo dei viventi e quello occulto dei morti e degli dei. Peraltro proviene dalla fascinosa civiltà del Sud America che precede la scoperta di Colombo.

Sono quelli i luoghi di altri misteri: quello delle Piste di Nazca, dov'è il percorso sinuoso di quelle che sembrano rampe di decollo e di atterraggio (visibili solo dall'alto) per astronavi della preistoria.

Al di la della tenebra che viene dalla profezie, il fatto certo sembra essere un altro. Dal Nuovo Mondo arriva un messaggio molto antico, che riguarda l'antropologia e la storia forse più che la parapsicologia e l'ufologia: le civiltà passate avevano - a quanto pare - conoscenze e cognizioni tecnico-scientifiche non inferiori alle nostre. Così gli astronomi della Civiltà Maya appaiono esperti studiosi della rotazione degli astri, tanto da essere riusciti a calcolare l'eclissi del sole del 1999 con un anticipo di quasi un millennio.

 


 

 














 
 

 







CIVILTA' MAYA

GRANDE PIRAMIDE